Oltre la pizza tradizionale: scopri la pinsa romana!
Sebbene la storia che si tratti di un’antica ricetta capitolina stuzzichi la nostra fantasia, la Pinsa Romana è un’invenzione totalmente moderna, brevettata nel 2001 da Corrado Di Marco.
Non si tratta di una semplice pizza dalla forma ovale, ma si basa su tecniche e miscele innovative che ne massimizzano la digeribilità, distinguendosi nettamente dalle preparazioni tradizionali dell’Antica Roma.
In questo articolo ti spiego passo passo come preparare in casa una vera pinsa romana, con una semplice miscela casalinga.



Quali ingredienti ti serviranno?
Per preparare la pinsa romana ti serviranno:
Farina di frumento tipo 0: questa è la farina base per ottenere la nostra miscela per pinsa.
Farina di riso: serve a rendere l’impasto leggero e croccate.
Farina di soia: rende l’impasto proteico, strutturato e saporito.
Lievito di birra secco: agente lievitante usato per la ricetta, se ne usa pochissimo, in quanto la lievitazione è molto lunga.
Sale: questo ingrediente non può mancare, se ne usano 10 gr per 500 gr di farina.
Olio e.v.o.: non se ne usa molto nell’impasto ma è un ingrediente essenziale.



Perché adorerai questa pinsa romana
La pinsa romana non è una pizza allungata, bensì una preparazione ben precisa, basata su una miscela speciale di tre farine: farina di frumento, farina di riso e farine di soia. Queste tre farine conferiscono alla pinsa romana, maggiore digeribilità e leggerezza.
Amarla è facile: è un’esperienza completamente diversa, infatti la parte interna è morbida come una nuvola e la base è sottile e croccante, che “canta ad ogni morso”.



Consigli per una pinsa romana perfetta
- Per questa ricetta non occorre avere una planetaria per impastare. Bastano una capiente ciotola, un cucchiaio e un pò di olio di gomito! 🙂 Se hai una planetaria naturalmente puoi usarla e sarà tutto più semplice.
- Utilizza solo farine di qualità, se proprio non riesci a trovare la farina di soia (unica più “difficile” da reperire), puoi usare una miscela pronta per pinsa di qualità.
- A differenza degli impasti classici per la pizza, per la pinsa l’acqua viene utilizzata fredda (addirittura ghiacciata). Dato che l’impasto deve lievitare per tante ore, usare dell’acqua fredda evita che questo inacidisca.
- Puoi utilizzare sia il lievito di birra fresco che secco, ma quest’ ultimo è più indicato per la pinsa romana.
- Per stendere la pizza non utilizzare una farina di frumento, altrimenti verrà assorbita dall’impasto, che risulterà duro, utilizza farina di riso o semola di grano duro.
- Fai sempre una precottura dell’impasto sia per avere le basi sempre pronte, che per far asciugare l’impasto all’interno ed evitare che rimanga umido con il condimento.
- Le basi della pinsa romana si possono anche congelare, precuocile, falle raffreddare avvolgile con la pellicola e riponile in frigo (per 3 giorno) o in freezer (per 2-3 mesi).
- Vuoi una pinsa romana croccante e dorata come quella della pizzeria? Utilizza una pietra refrattaria per la cottura, oppure metti una teglia capovolta nel forno e preriscaldalo alla massima temperatura.
- La cottura della pinsa romana va fatta ad alta temperatura per pochi minuti.



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Ricetta pinsa romana
Pinsa romana (ricetta originale)



Preparazione
20 minuti



Riposo
12-24 ore



Cottura
15-17 minuti



Difficoltà
Media



Dosi
4 persone



Costo
Medio



Ingredienti
- 400 farina 00
- 50 gr farina di riso
- 50 gr farina di soia
- 4 gr lievito di birra secco (o 12 gr fresco)
- 400 gr acqua fredda
- 10 gr sale fino
- 10 olio e.v.o.
- q.b. farina di riso (o semola di grano duro) per stendere
farcitura
- 200 gr polpa di zucca cotta
- 200 gr funghi carboncelli cotti (o champignon o porcini)
- 100 gr cimette di broccolo siciliano cotte
- 30 gr mozzarella vegana a julienne
- un pizzico di sale
- olio e.v.o. a piacere
Preparazione
La Pinsa Romana si distingue dalla pizza non solo per gli ingredienti, ma soprattutto per la tecnica di impasto e la lunga lievitazione. Ecco i passaggi essenziali per replicarla a casa.
Idratazione lenta: inizia mescolando 3/4 della dose di acqua molto fredda (essenziale!) con la miscela di farine (grano tenero, riso, soia) e il lievito, in planetaria o a mano. L’alta idratazione (fino all’80%) è la chiave della leggerezza.
Completa l’impasto: solo alla fine, dopo che l’impasto ha preso consistenza, aggiungi il sale, la restante acqua e l’olio e.v.o., assicurandoti che siano ben incorporati per ottenere un impasto liscio ed elastico.
Prima Lievitazione: Trasferisci l’impasto in un contenitore oliato e lascialo riposare a temperatura ambiente per circa 60 minuti. Quindi dai all’impasto delle pieghe di rinforzo, sollevando e riportando verso il centro l’impasto.
Maturazione in Frigo: Riponi l’impasto in frigorifero a una temperatura di 4°C e lascialo maturare lentamente per un periodo che va dalle 12 alle 72 ore (io consiglio 12-24 ore). Questa lunga sosta è fondamentale per rendere gli amidi altamente digeribili.



Spezzatura: Togli l’impasto dal frigo e lascialo acclimatare per circa 1 ora. Dividi l’impasto in porzioni (stagli) di circa 250-300 grammi per formare le pinse singole.
Formatura e lievitazione: Arrotonda delicatamente ogni staglio e lascialo riposare ancora, coperto, per l’ultima fase di lievitazione a temperatura ambiente per 2-4 ore.
Stesura: Con le mani (mai il mattarello!), allarga delicatamente ogni staglio a partire dal centro verso i bordi. Il segreto è spingere l’aria verso i lati, creando l’iconica forma ovale.
Pre-cottura (Fase 1): Preriscalda il forno a 230° – 250°. Se hai una pietra refrattaria inseriscila nel forno spento e preriscldalo, oppure inserisci una teglia rovesciata.
Una volta raggiunta la temperatura, inforna la base della pinsa e cuocila per circa 5-7 minuti.
Questo fisserà la forma e asciugherà l’impasto.
Farcitura e Cottura Finale (Fase 2): Togli la base dal forno, farciscila con la crema di zucca, la mozzarella vegana, i funghi e i broccoli cotti e inforna di nuovo per 8-10 minuti finché i bordi non risulteranno dorati e croccanti.
Sforna la pinsa, falla intiepidire su una gratella, sistemala in un piatto e gustala!









